Messerschmitt Me323 Gigant, Un gigante dei cieli

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wrommel
icon1  view post Posted on 30/1/2007, 19:35




La genesi del Me 323 Gigant iniziò dalla necessità tedesche di avere nel 1940 un grande aliante. L'aliante leggero DFS 230 aveva già dimostrato il suo valore nel famoso attaco al forte Eben-Emael in Belgio (il primo assalto di sempre da parte di truppe aviotrasportate su alianti), e fu in seguito usato con successo nell'invasione di Creta nel 1941. Comunque, la prospettiva di invadere la Gran Bretagna fece realizzare la necessità di avere veicoli e altro materiale pesante mediante un ponte aereo sin dalla prima ondata d'assalto. Sebbene "Leone marino" fosse stato cancellato, le necessità erano ancora avvertite in vista della prossima invasione dell'URSS.
Il 18 ottobre 1940, Junkers e Messerschmitt ebbero una richiesta di sottoporre entro appena 14 per un alinate da trasporto di grandi dimensionir. L'enfasi era ancora sul ruolo di assalto: i requisiti piuttosto ambiziosi imponevano la capacità di carico sia di un cannone da 88-mm e di un trattore semi cingolato, o di un carro medio del tipo PzKpfw IV. Lo Junkers Ju 322 'Mammut' arrivò al prototipo, ma essendo del tutto insoddisfacente venne scartato. Lo Messerschmitt, originariamente designato come Me 261W, superò la fase prototipale prendendo il nome di Me 263 (ed in seguito divenne il Me 321). Sebbene il Me 321 prestò un rimarchevole servizio in guerra, non venne mai usato per gli scopi originari di attacco a causa della perdita d'iniziativa delle forze dell'Asse e quindi non venne usato per lo l'invasione dell'Inghilterra, per la presa di Malta, ecc.
All'inizio del 1941, venne presa la decisione di produrre una variante a motori del Me 321 in quanto si comprese la necessità di disporre di un cargo pesante al di fuori del ruolo specifico di assalto. Inoltre venne compreso che un aliante poneva problemi relativamente all'aereo rimorchio, ai razzi e all'attrezzatura varia ad esso relativa. Dopo molto studio, venne deciso di adottare sei motori (di provenienza francesese) del tipo Gnome-Rhône GR14N. Essi erano in produzione e velocemente disponibili e potevano essere facilmente imbullonati sulle ali (che per la bisogna andavono riforzate). Su ciascuna ala, inoltre, venne aggiunta una cabina per ospitare un ingegnere di volo, anche se il pilota poteva scavalcare le decisioni degli ingegneri gestendo direttamente la potenza e il carburante. Un nuovo tipo di carrello permanente venne imbullonato su ciascun lato della fusoliera consentendo al Me 323 un atterraggio in tutta sicurezza anche sui campi di atterraggio più difficili. Il prezzo pagato alla motozizzazione fu una riduzione del carico trasportabile di circa 10-12 tonnellate. Anche con i motori era frequente che il decollo fosse facilitato dall'uso di appositi razzi (RATO, Rocket Assisted Take Off).
Il Messerschmitt Me 323 fu un aereo non comune e rivoluzionario sotto diversi aspetti. Primo, venne sviluppato a partire da un aliante (il Me 321), secondo, fu il più grande aereo della seconda guerra mondiale, terzo, era in grado di caricare elementi ingombranti grazie ai portelli alti 11 piedi, quarto, era motorizzato con motori fancesi, e quinto, era in grado di usare il Jet Assisted Take Off (JATO).
L'aereo venne progettato con massicce ali alte, semi-cantilever, al fine di sollevare il peso desiderato. Dato che la teconologia aeronautica non era sufficientemente sviluppata per questo tipo di ali, dalla metà di quest'ultime partivano delle staffe che le assicuravano alla fusoliera. Per ridurre il peso e risprmiare sull'alluminio buona parte delle ali era realizzata in compensato e tela. La fusoliera era un composito di metallo, legno e tela. Il pavimento era rinforzato per sostenere il peso del carico. I sei motori francesi Gnome-Rhône furono scelti in quanto il loro sviluppo era stato completato e la loro produzione poteva essere realizzata nell Francia occupata senza interferire con la produzione tedesca.
Il carrello d'atterraggio era composto da 10 ruote semirientrate progettate per flettersi come il battistrada di un cingolato al fine di poter atterare su terreni irregolari e per poter distribuire meglio il peso su una superfici maggiore. Tirando le somme, anche se ha un forte somiglianza con i grandi aerei da trasportdo di oggi, il Me 263 fu il primo di questa categoria di aerei. Il vano di carico era lungo 36 piedi, largo 10 e alto 11. Il carico tipico era di due camion da 4 tonnellate, o 8.700 pagnotte, o un cannone da 88 mm della Flak, inclusi equipaggiamento, munizioni e serventi, o 52 barili di carburante da 45 gal/252 l, o 130 uomini, o 60 barelle. Era, per quei tempi, un aereo rimarchevole.
L'equipaggio del Me 323 era composto da due piloti, due ingegneri di volo e un operatore radio oltre a due cannonieri che si potevano aggiungere. La cabina di pilotaggio era situata al di spora del vano di carico adiacente al bordo delle ali ed era blindata. I sei motori Gnome-Rhône 14N 48/49 a 14 cilindri radiali, erano raffredati ad aria e erogavano 990 hp. Era possibile collocare quattro razzi per ala vicino al motore più esterno per aumentare la spinta al decollo. I motori di destra controrotavano rispetto a quelli di sinistra per evitare la rotazione introno all'asse che si sarebbe avuta se i sei motori avessero ruotato nella stessa direzione. La velocità massima al livello del mare era di soli 136 mph (218 km/h) e scendeva con l'altitudine. Il rapggio operativo non è noto ma gli aerei furono impiegati per trasportare velocemente le truppe dall'italia al Nord Africa. L'aereo era armato con cinque mitragliatrici da 13 mm che sparavano da una posizione dorsale all'interno delle ali e dalla carlinga. Erano maneggiate dagli ingegneri, dal radio operatore e dai mitraglieri aggiuntivi.
Per adattare il Me 323 alla produzione su vasta scala e risprmiare quindi sui costi di produzione venne progettato con una telaio di tubi di acciaio ricoperti di stoffa piuttosto che con una convenzionale monoscocca di alluminio. Inizialmente si era pensato di utilizzare solamente quattro motori, ma i prototipi dimostrarono che ne erano necessari sei per raggiungere la capacità di trapsorto richiesta. I motori Gnome-Rhône erano stati progetati da Gabriel Voisin.
In grado di trasportare 100 uomani in assetto di combattimento o carichi simili fino a circa 15 t, il Me 323 fu usato nel 1943 per traportare rifornimenti e triuppe di riserva dall'Italia e Sicilia all'Afrika Korps in Tunisia e nell'aerea del Nord Africa. Comunque, dalle informazioni ottenute con Ultra, gli alleati sapevano in anticipo i piani di volo in modo che spedivano i caccia per intercettare i convogli aerei e abbattere i traporti.
Ad esempio, il 22 aprile 1943 vicino Capo Bon, diversi squadroni di Spitfire e di P-40 Kittyhawk attaccarono 14 Me 323 mentre trasportavano carburante e la loro scorta. Tutti i 14 cargo vennero abbattuti con una perdita di 120 uomini di equipaggio e di 700 barili di benzina.
In tutto vennero costruiti circa 200 Me 323 prima che nell'aprile del 1944 la loro produzione cessasse. Le diverse versioni iniziavano con la D-1 (il soggetto di questa voce) e continuavano fino alla E. Le versioni successive alla prima (tra D-* e E-*) differivano in funzione della potena dei motori, dell'armamento difensivo e della capacità di carico al seguito dei miglioramenti strutturali. Ciò nonostante il Me 323 rimase significativamente sottopotenziato. Venne anche proposto di installare sei BMW 801 radiali, ma non se ne fece nulla. Il Me 323 era perciò un aereo a corto raggio, a pieno carico aveva un'autonomia di 1.000 - 1.200 Km. Ciò nonostante, il numero limitato di Me 323 in servizio diede un prezioso contributo allo sforzo bellico tedesco e venne intensamente utilizzato. Il Me 323 era a volte un facile bersaglio, essendo così lento e grande. Nelle ultime settimane della campagna del Nord Africa, nell'aprile/maggio del 1943, 43 Gigant furono abbattuti, assieme ad un numero ancora più grande di Ju 52. In termini di disegno aeronautico, il Me 323 era molto robusto e poteva assorbire un grande quantitativo di colpi - guadagnandosi l'appellativo da parte dell'Afrika Korps di Leukoplastbomber (bombardiere di gomma). Comunque nessun aereo da trasporto avrebbe mai potuto sopravvivere senza una superiorità aerea o almeno senza una copertura locale adeguata perciò si ritiene che nessun Me 323 rimase in servizio oltre l'estate del 1944.


Trovo i progetti di questi giganti dell'aria (anche della prima guerra mondiale; es: Caproni estremamente interessanti...se qualcuno ne conosce qualcun'altro, sarà ben accetto...

Edited by wrommel - 31/1/2007, 10:20

Attached Image: Me323.jpg

Me323.jpg

 
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